Detrazioni lavoro dipendente: cosa sono e a quanto ammontano?

detrazioni lavoro dipendente

I lavoratori dipendenti possono beneficiare di alcuni “sconti” sulle imposte che devono pagare (soprattutto per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche, la celebre IRPEF); cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito alle detrazioni lavoro dipendente spiegando cosa sono e a quanto ammontano.

Cosa sono e a chi spettano le detrazioni lavoro dipendente

Per capire cosa sono le detrazioni lavoro dipendente dobbiamo per forza partire dalla loro definizione: i lavoratori dipendenti usufruiscono di quelle che vengono ufficialmente chiamate detrazioni per lavoro dipendente e assimilati (significa che questo vantaggio non è riservato solo ai lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato o determinato, ma anche a chi percepisce un reddito assimilato a lavoro dipendente). L’importo delle detrazioni viene calcolato in base ai giorni di lavoro e a reddito annuale; in realtà il reddito viene erogato in rate mensili, quindi il lavoratore usufruisce mensilmente delle detrazioni.

Bisogna dire che la misura delle detrazioni sul lavoro dipendente è inversamente proporzionale al reddito (più è alto il reddito e più basse sono le detrazioni a cui si ha diritto). Possono godere di questi sconti sulle imposte tutti i soggetti che hanno un contratto di lavoro subordinato (o assimilati); si parla quindi di dipendenti con contratto a tempo indeterminato o determinato, collaboratori a progetto, soci di cooperative, lavoratori interinali, chi beneficia di borse di studio e sacerdoti. Si ha diritto alla detrazione anche se si percepiscono più redditi da lavoro o assimilati; per i pensionati sono invece previsti altri tipi di detrazioni

Non è necessario inoltrare delle richieste per beneficiare delle detrazioni lavoro dipendente: vengono riconosciute automaticamente ogni mese direttamente sulla busta paga. Il sostituto di imposta (che in questo caso è il datore di lavoro) è tenuto a riconoscerle senza che il lavoratore faccia alcun tipo di richiesta; ed è proprio il datore di lavoro a calcolare la detrazione che spetta al suo dipendente; lo fa basandosi sul reddito presunto, quindi se il lavoratore svolge altri lavori è tenuto a compilare e consegnare al suo capo un apposito modulo nel quale viene specificato il maggiore reddito su cui verranno applicate le detrazioni. Se non viene presentato il modulo, in fase di conguaglio oppure in fase di dichiarazione dei redditi si dovrebbe restituire una parte di quanto trattenuto.

A quanto ammontano le detrazioni: scaglioni e calcolo

L’entità delle detrazioni IRPEF per i lavoratori dipendenti dipendono dal reddito complessivo, già comprensivo dell’eventuale reddito derivante da affitti e già al netto della deduzione per l’abitazione principale.

  • Se il reddito totale è inferiore agli 8.000 euro la detrazione annua ammonta a 1.880 euro (1.380 euro per chi ha un contratto a tempo determinato);
  • Se il reddito totale è compreso tra gli 8.000 e i 28.000 euro, la detrazione annua viene calcolata attraverso la formula 978 + [902 x (28.000 – reddito annuo) : 20.000] x (numero dei giorni lavorati all’anno 365);
  • Se il reddito totale è compreso tra gli 28.000 e i 55.000 euro, la detrazione annua viene calcolata attraverso la formula 978 x [ (55.000 – reddito annuo) : 27.000] x (numero dei giorni lavorati all’anno 365);
  • Se il reddito totale è superiore ai 55.000 euro non si ha diritto a nessuna detrazione.