Pagamenti Garanzia Giovani: ecco come richiederli, a chi sono rivolti e l’ammontare della somma

occupazione

La Garanzia Giovani è un programma introdotto per questi ultimi dal 2014, ma a chi è rivolto? Come si può richiedere? E a quanto può ammontare la somma che viene elargita?

Cos’è e chi può richiedere la Garanzia Giovani?

Lanciato dalla Commissione Europea, la Garanzia Giovani è un programma lanciato per migliorare l’occupazione dei ragazzi dai quindici anni ai ventinove anni, che non sono impegnati nello studio o nel lavoro, al fine di lottare contro la disoccupazione giovanile. L’Unione Europea quindi elargisce fondi per attività di formazioni e lavoro, nonché per aiutare i giovani ad inserirsi nell’ambito lavorativo.

Per aderire a questo programma, i ragazzi devono avere, oltre ad avere l’età indicata prima:

  • la residenza in Italia, fatta eccezione della Provincia autonoma di Bolzano;
  • lo stato di disoccupazione, oppure certificare che non stanno seguendo dei corsi di studi, e non essere inseriti in percorsi di tirocinio curriculare e/o extracurriculare.

In merito all’età, i residenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, possono fare domanda anche fino a trentaquattro anni.

Come funziona e richiederla

Ogni singola Regione italiana può attuare il piano di questa Garanzia Giovani, coordinando le attività con le strutture locali ed i centri per l’impiego. Questi ultimi, poi, forniscono informazioni sul programma.

I giovani che possiedono i requisiti prima elencati, possono fare domanda registrandosi al portale nazionale Anpal oppure alla sezione del sito della regione dedicato a questo programma. Esso è completamente gratuito e prevede, per chi vi aderisce, determinati passaggi ed iniziative, ovvero:

  • l’accoglienza, ovvero i ragazzi si possono registrare nel modo appena citato o presso degli sportelli regionali o del centro per l’impiego, e ricevere le dovute informazioni;
  • l’orientamento, che prevede un colloquio individuale con un operatore, al fine di indirizzare il giovane verso il percorso giusto in base alle proprie conoscenze e capacità;
  • la formazione, ed in questo caso essa prevede due tipologie, ovvero una che inserisca al mondo dell’istruzione e l’altra all’ambito lavorativo, e ciò include anche corsi negli istituti tecnici;
  • l’accompagnamento al lavoro, in alternativa alla formazione, che consiste nell’inserire i giovani nel mondo del lavoro, seguendoli nella fase di candidatura e selezione;
  • l’apprendistato, che può essere di tre tipi, ovvero per la qualifica e per il diploma professionale, per il contratto di mestiere o per l’alta formazione e la ricerca;
  • i tirocini, generalmente della durata di sei mesi;
  • il servizio civile, a cui poter aderire tramite i bandi;
  • il sostegno per aprire una propria impresa, e ciò comporta il mostrare quale tipo di finanziamento poter richiedere a vari enti, a seconda dell’attività;
  • la mobilità professionale, ossia l’incoraggiamento dei giovani a cercare lavoro sia in Italia che in altri paesi dell’Unione Europea;
  • incentivare le aziende che assumono.