Principio di cassa: cos’è e chi lo può adottare

principio di cassa

Negli ultimi anni ci sono state tante novità per quanto riguarda le partite IVA; chi è intenzionato ad aprirne una molto probabilmente si informa un po’ e quasi certamente avrà sentito parlare di contabilità semplificata e di principio di casa. Di cosa si tratta esattamente? Approfondiamo un po’ il discorso e cerchiamo di capire che cos’è il principio di cassa e chi lo può adottare.

Cos’è come funziona il principio di cassa

Partiamo proprio da una definizione: il principio di cassa non è altro che un criterio di imputazione dei costi e dei ricavi nel bilancio; è il criterio alternativo al principio di competenza, rispetto al quale in alcune occasioni può risultare più vantaggioso. Con il principio di cassa si possono imputare in bilancio solo quei costi e quei ricavi che si sono completamente manifestati finanziariamente (in altre parole quelli che sono stati realmente pagati o incassati).

Nel corso dell’anno può capitare che i pagamenti e gli incassi non coincidano con il momento in cui viene presentata la fattura: a fine esercizio questo può portare ad avere qualche fattura ancora da saldare o da incassare e che verrà regolata solo quando inizierà il nuovo anno. Con il principio di cassa questi costi e questi ricavi non entrano in bilancio perché non hanno avuto manifestazione finanziaria: nel bilancio compare solo quello che è stato incassato o pagato in maniera dimostrabile entro il 31 dicembre.

Chi lo può adottare e quali sono gli obblighi contabili?

In termini di redazione del bilancio questo meccanismo è un’importante semplificazione rispetto al principio di competenza; il principio di cassa viene infatti adottata nell’ambito della contabilità semplificata. Possono adottare questo sistema solo le cosiddette imprese minori, ovvero le imprese individuali, le società di persone e gli enti commerciali che nel corso dell’anno precedente sono rimasti al di sotto di determinate soglie di ricavi:

  • 400.000 euro per le imprese che svolgono attività di prestazione di servizi;
  • 700.000 euro per le imprese che svolgono le altre attività.

Chi adotta il principio di cassa ha dei precisi obblighi contabili con tre alternative:

  • la tenuta dei registri degli incassi e dei pagamenti;
  • la tenuta dei soli registri IVA (ma se c’è l’integrazione con l’annotazione separata delle operazioni che non sono soggette alla registrazione a fini IVA);
  • la tenuta dei soli registri IVA con presunzione di incasso e pagamento (in questo caso si può evitare di fare le annotazioni relative ai pagamenti ed agli incassi, ma vanno sempre annotatae le operazioni non soggette a registrazione IVA).