Prestiti personali per pensionati: proposte migliori, come richiederli e requisiti

prestiti personali per pensionati

Dopo una vita passata a lavorare molte persone che raggiungono la pensione decidono di sfruttare il loro tempo libero per dare vita ai loro progetti; per poter gestire meglio le spese legate a questi progetti è possibile richiedere un finanziamento, ma è possibile ottenere dei prestiti personali per pensionati? Vediamo quali sono le proposte migliori disponibili, quali sono i requisiti e come richiedere i finanziamenti.

Come individuare le migliori proposte di prestiti personali per pensionati

Diamo una risposta alla domanda posta in apertura: sì, è possibile richiedere ed ottenere dei prestiti personali per pensionati. Esistono diverse alternative che possono essere prese in considerazione (ovviamente se sono presenti tutti i requisiti richiesti dall’istituto erogante): si va dai classici prestiti personali per arrivare ai finanziamenti erogati dall’INPS, passando anche per la cessione del quinto.

Ma andiamo con ordine e parliamo dei tradizionali prestiti personali per pensionati che vengono concessi dalle banche e dalle finanziarie. Per poter ottenere un finanziamento di questo tipo è necessario essere residenti in Italia, avere un reddito dimostrabile ed avere massimo 75 anni (o 80, questo requisito può variare in base all’istituto a cui ci si rivolge). Per essere certo che il richiedente presenta tutti questi requisiti, l’istituto di credito chiede che insieme alla domanda di prestito vengano presentati anche dei documenti: servono la carta di identità, il codice fiscale e un documento di reddito, che per i pensionati possono essere gli ultimi cedolini oppure il modello Obis o la CU.

Per scoprire quali sono le proposte migliori relative ai prestiti personali per dipendenti non è più necessario spostarsi da filiale a filiale o da agenzia ad agenzia per richiedere dei preventivi di persona (si tratta di un’opzione ancora valida, anche se non è la più comoda); al giorno d’oggi è infatti sufficiente utilizzare gli strumenti messi a disposizione sul web: navigando tra i vari siti di banche e finanziarie è possibile conoscere tutte le condizioni economiche applicate, scaricare i fogli informativi e, in alcuni casi, procedere con il calcolo del preventivo online.

In alternativa è possibile visitare uno dei portali comparatoti in modo da poter fare un’unica ricerca ed ottenere in pochi istanti un elenco di proposte che possono essere facilmente confrontate. Anche la richiesta può essere fatta direttamente presso una filiale o un’agenzia della banca o finanziaria, ma alcuni istituti permettono di farlo anche online seguendo una semplice procedura che prevede l’utilizzo della firma digitale.

I prestiti con cessione del quinto della pensione

I prestiti personali per pensionati non sono l’unica forma di finanziamento a cui questa categoria di persone può accedere. Sicuramente la maggior parte dei lettori avrà sicuramente già sentito parlare del prestito con cessione del quinto dello stipendio: bene, esiste anche il prestito con cessione del quinto della pensione. Il finanziamento viene richiesto dal pensionato ad un istituto di credito, ma il rimborso avviene tramite una trattenuta effettuata dall’INPS sull’assegno mensile della pensione.

Si chiama cessione del quinto perché l’importo massimo dell’impegno mensile (ovvero la rata) non può essere più alta del 20% dell’assegno pensionistico. La durata massima del finanziamento è di dieci anni e chi riceve un prestito di questo tipo deve sottoscrivere una copertura assicurativa per il rischio di premorienza.

La prima cosa da fare prima di richiedere il prestito con cessione del quinto della pensione è necessario ottenere la comunicazione di cedibilità della pensione, ovvero quel documento su cui viene specificato l’importo massimo che può avere la rata mensile (ovvero la cosiddetta quota cedibile). Per richiedere questo documento il pensionato può rivolgersi a qualsiasi sede dell’INPS; una volta ottenuta la comunicazione sarà possibile presentarla alla banca o alla finanziaria a cui si intende richiedere il finanziamento; se l’istituto è convenzionato con l’INPS le cose sono più semplici perché la comunicazione di cedibilità può essere ottenuta in modalità telematica direttamente dall’istituto stesso (inoltre con le banche e le finanziarie convenzionate i tassi di interesse applicati sono più convenienti).

L’ammontare della quota cedibile viene calcolata al netto delle trattenute previdenziali e fiscali; inoltre non si può andare ad intaccare quello che è l’importo della pensione minima stabilito dalla legge. Questo significa che chi riceve il trattamento minimo non ha la possibilità di richiedere questi prestiti per pensionati: nel 2020 il trattamento minimo sarà pari a 515 euro.

Facciamo qualche esempio per capire meglio questo punto: se si riceve una pensione netta di 600 euro, la quota cedibile sarà pari a 85 euro, perché l’importo minimo non può essere intaccato; se invece si riceve una pensione netta di 1.000 euro la quota cedibile sarà pari a 200 euro, ovvero un quinto “pieno”. Anche per quanto riguarda i prestiti per pensionati con cessione del quinto è possibile richiedere un preventivo in filiale oppure online.

Prestiti per pensionati erogati dall’INPS: come richiederli e requisiti

Chiudiamo questo approfondimento sui prestiti personali per pensionati parlando dei finanziamenti erogati proprio dall’INPS. I pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (quindi pensionati ex INPDAP) possono richiedere i piccoli prestiti, con cui è possibile ottenere importi pari ad una, due, tre o quattro mensilità da restituire rispettivamente in 12, 24, 36 o 48 mesi; se non ci sono ulteriori trattenute sulla pensione è possibile richiedere importi doppi (la rata non può comunque andare oltre un quinto dell’assegno mensile).

Il tasso di interesse è particolarmente interessante, visto che è pari al 4,25%; bisogna però aggiungere un’aliquota pari allo 0,50% per le spese di amministrazione e un premio per il fondo rischi che varia in base alla durata del prestito e all’età del richiedente. La richiesta di prestito va inoltrata all’INPS tramite i canali telematici, chiamando al contact center (il numero gratuito da chiamare da rete fissa è 803164), oppure rivolgendosi a enti di patronato o intermediari abilitati.

Inoltre i pensionati ex INPDAP iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali possono richiedere i prestiti pluriennali diretti; questi possono avere una durata di cinque o di dieci anni (la restituzione inizia a partire dal secondo mese successivo alla concessione del finanziamento) e possono essere concessi solo per affrontare delle necessità personali o familiari documentate e previste dal regolamento: ad esempio i prestiti quinquennali possono essere richiesti in caso di calamità naturali, per l’acquisto di un’autovettura, per il matrimonio dell’iscritto o dei figli, mentre quello decennale può essere richiesto in caso di malattia grave di un componente del nucleo familiare, per la costruzione di una casa destinata a residenza o per il riscatto di alloggi popolari.

Anche in questo caso si parla di prestiti agevolati per pensionati, visto che il tasso di interesse è pari al 3,50% (a cui bisogna sempre aggiungere l’aliquota dello 0,50% per le spese di amministrazione e il premio compensativo per i rischi dell’operazione, con aliquote che variano in base all’età del richiedente e alla durata del finanziamento). La domanda va presentata all’INPS nelle stesse modalità viste prima, però va farro entro un anno dall’evento, allegando la relativa documentazione di spesa.