Incidenti stradali: numeri in calo in Toscana e Marche

Secondo l’Istituto di statistica nella regione Umbria lo scorso anno sono avvenuti 2.385 incidenti stradali che hanno causato la morte di 48 persone e il ferimento di altre 3.400. Rimane invece invariato il numero delle vittime della strada a fronte di una diminuzione del dato nazionale.

Nelle Marche, invece, gli incidenti stradali nel 2018 sono diminuiti del 4,9% rispetto all’anno precedente. Anche i dati di persone ferite e morte sono in calo. I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per il decennio 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione agli utenti vulnerabili.

Meno incidenti stradali anche in Toscana

Dai dati del servizio di monitoraggio della Regione Toscana (Sirss-Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale) è emerso che gli incidenti stradali sono in calo, con la conseguente diminuzione di morti e feriti.

Si è di fronte ad una diminuzione maggiore rispetto ai dati nazionali. Il calo è più significativo guardando a un periodo più lungo: tra il 2010 ed il 2018 in Toscana si sono registrati -16,1% incidenti, -17,0% feriti e -21,9% morti. Le vittime sono in prevalenza utenti vulnerabili, cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote.

Per ridurre il rischio sulle strade la regione ha agito su più fronti. Quando si parla di incidenti stradali vanno presi in esame molti fattori. La qualità delle infrastrutture e dell’illuminazione sono importanti, ma lo è anche la sensibilizzazione dei guidatori, la diffusione di una cultura della prevenzione e il rifiuto di comportamenti pericolosi, che invece sono molto diffusi.

Alta velocità, distrazione, telefonini, uso e abuso di alcool o droghe sono tutti fattori che determinano la maggior parte degli incidenti stradali. Al convegno “La vita è preziosa, non perderla per strada” organizzato dalla “Fondazione Claudio Ciai” sono stati sensibilizzati moltissimi studenti sulle cause maggiori di sinistri stradali.

Incidente stradale mortale: come funziona il risarcimento

Con gli incidenti stradali sempre più persone perdono la vita e a risentirne sono soprattutto i familiari. Molto spesso si cerca un modo per quantificare i danni subiti a seguito della grave perdita. Grazie al portale di Risarcimento Facile, è possibile richiedere un risarcimento per incidente stradale mortale in modo semplice e veloce.

Come si può evincere navigando sul sito web, i familiari della vittima sono i primi legittimati a richiedere il risarcimento danni da sinistro stradale mortale. Sono comunque legittimati ad agire anche gli altri parenti e gli affini della vittima, come nonni, nipoti, zii o cugini. L’importante è che siano dimostrate e accertate ulteriori circostanze idonee che presuppongono una condizione di convivenza con la vittima.

Per la quantificazione dei danni subiti come conseguenza della morte di un congiunto per incidente stradale mortale, vengono utilizzate di solito le “Tabelle del tribunale di Milano” elaborate e redatte dall’Osservatorio sulla Giustizia civile del Tribunale di Milano.

Il risarcimento è calcolato in base a diversi fattori, quali l’età della vittima e del congiunto, la convivenza con la vittima, l’esistenza in vita di altri parenti con stesso grado di parentela. I dati della Tabella sono soltanto orientativi e rappresentano un indice di riferimento.

Quando si verifica un incidente stradale mortale viene aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica competente territorialmente. In ambito penalistico il Pubblico Ministero nomina un consulente tecnico specializzato nella ricostruzione cinematica dell’incidente, e/o un consulente medico-legale al fine di accertare le cause del decesso.

E’ possibile compilare il modulo presente sul portale di Risarcimento Facile in qualsiasi momento. Si viene seguiti da un team di specialisti nel settore dei risarcimenti. Inoltre l’attività, previa valutazione del sinistro, anticipa anche le spese funerarie e le spese di rimpatrio della salma.