PERT diagram: che strumento è? A cosa serve? Quali sono le nozioni base?

strumento

Nato all’interno dell’ambito militare, il PERT diagram è oggi largamente impiegato in diverse realtà. Si tratta infatti di un metodo molto efficace per riuscire a organizzare le attività e può rivelarsi utile in qualsiasi progetto. Grazie al diagramma di PERT, infatti, ne possono essere determinate le scadenze in modo organico e intuitivo. Nelle prossime righe vedremo quindi di cosa si tratta e come utilizzarlo al meglio per aumentare il rendimento, ottimizzare i tempi e soprattutto rispettare le scadenze.

Che cos’è il PERT diagram (o diagramma di PERT)?

Come già accennato in apertura, il diagramma di PERT è un metodo elaborato e messo a punto nel 1958 da una ditta di consulenza ingegneristica, la Booz, Allen & Hamilton, Inc. Lo scopo era quello di ottimizzare, coordinando decine di centinaia di costruttori e fornitori, la realizzazione di particolari modelli di sottomarini nucleari provvisti di missili Polaris per conto della Marina degli Stati Uniti d’America. Erano quindi necessarie delle stime il più attendibili possibile circa progetti di natura molto complessa e dalle numerose variabili.

Il metodo prese il nome di Program Evaluation Review Technique, abbreviato in PERT.

Alla base di queste stime si posero quali valori cardine quelli legati alle tempistiche e alle scadenze del progetto: la durata probabile ™, quella ottimistica (to) e quella pessimistica (tp). Si tratta quindi di tre valori, motivo per il quale il PERT diagram a volte è detto anche “sistema a tre valori“.

Valori che, successivamente, furono applicati anche ad altri criteri, come per esempio i costi. Alla formula che se ne ricavò furono poi aggiunte anche altre variabili, come per esempio la varianza, ovvero la stima del rischio.

Ad oggi, il metodo del PERT diagram trova largo utilizzo nel project management in quanto permette di organizzare, pianificare e coordinare le diverse attività, azioni e adempimenti utili al completamento di un progetto tramite una stima del tempo necessario. Una volta determinati i tre valori (durata probabile, ottimistica e pessimistica), per ottenere una stima delle tempistiche per il completamento di un progetto basta applicare la seguente formula:

(tempo ottimistico + (4 volte più probabile) + tempo pessimista) / 6

Come si articola il diagramma di PERT?

Perché è importante stimare la durata di un progetto? Una stima accurata dei tempi e dei costi richiesti per portare a termine una determinata attività è fondamentale per pianificarla al meglio. Questo aspetto rientra tra quelli fondamentali del cosiddetto project management, ovvero nelle attività di controllo, previsione e monitoraggio di un progetto. Impiegare il PERT diagram nella pianificazione di un progetto può quindi rappresentare la base di partenza per capire come disporre al meglio delle risorse a disposizione, riducendo i costi e i tempi e migliorando la coordinazione tra più team al lavoro sullo stesso progetto.

La soluzione più semplice e immediata per rappresentare il metodo del Program Evaluation Review Technique in relazione a un progetto complesso è quella di riportarlo in forma grafica. A tal fine, spesso si ricorre a rappresentazioni grafiche che mirano a riportare in modo organico e organizzato gli aspetti più importanti della realizzazione del progetto. In base al tipo di progetto, si può optare per uno di questi tre metodi:

  • Diagramma di Gantt
  • Precedence Diagram Method (PDM)
  • Critical Path Method (CPM)

Nel primo caso (diagramma di Gantt) sull’asse orizzontale troviamo l’arco temporale totale a disposizione per la realizzazione del progetto, mentre su quella verticale troviamo le diverse attività richieste dal progetto, a loro volta suddivise orizzontalmente in base alla sequenza, la durata e l’arco di tempo entro il quale devono essere portate a termine. È uno dei modi più pratici per rappresentare la calendarizzazione delle attività di un progetto.

Il PDM si avvale invece di una grafica a reticolo spesso usato in combinazione con il PERT per realizzare un percorso critico su un grafo orientato e aciclico. Si possono rappresentare le diverse attività come “nodi” sul grafo o come delle frecce (o archi) che collegano due nodi sul grafo.

Il CPM, infine, si rifà alla concezione alla base del PERT ma prende in considerazione la durata di ogni singola attività critica.