Pensioni precoci: cosa sono, a chi spettano, requisiti e modalità di domanda

pensioni precoci

Quando si parla di pensioni si fa riferimento in realtà ad un mondo molto complesso, ricco di problematiche e di sfaccettature. Negli ultimi anni spesso al centro del dibattito sono finite le cosiddette pensioni precoci, ovvero quelle destinate a chi ha iniziato a lavorare molto presto. Cerchiamo di capire a chi sono destinate andando a vedere quali sono i requisiti necessari e la modalità con cui trasmettere la domanda per ottenere il trattamento.

I requisiti per accedere alle pensioni precoci

La definizione riportata sul sito dell’INPS indica le pensioni precoci come quelle prestazioni economiche erogate a richiesta a quei lavoratori che prima del loro diciannovesimo compleanno potevano già vantare almeno dodici mesi di contributi. Il trattamento viene erogato a favore di chi entro la fine del 2026 raggiunge i 41 anni di contribuzione e si trova nelle specifiche condizioni indicate dalla legge, ovvero:

    • stato di disoccupazione a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
    • invalidità accertata dalle commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile e pari almeno al 74%;
    • svolge assistenza da almeno sei mesi al coniuge o ad un parente di primo grado convivente con handicap oppure ad un parente convivente di secondo grado se i suoi parenti hanno più di 70 anni o non siano in grado di assisterlo;
    • abbia svolto attività particolarmente pesanti e faticose (le cosiddette attività usuranti);
    • rientri per almeno sette degli ultimi dieci anni o sei negli ultimi sette in una delle categorie di lavoratori dipendenti indicate dalla legge.

Le attività usuranti

Per il Decreto Legislativo 67/2011 svolgono attività usuranti: gli addetti alla linea catena, i lavoratori notturni, i conducenti di veicoli con capienza superiore ai nove posti, gli adibiti al trasporto collettivo. Per quanto invece riguarda le categorie di lavoro dipendente svolto in sette degli ultimi dieci anni (o sei negli ultimi sette), la legge indica: gli operai dell’edilizia e dell’industria estrattiva, i conduttori di gru e macchinari mobili per perforazione delle costruzioni, i conciatori di pellicce e pelle, i conduttori di convogli ferroviari ed il personale viaggiante, i conduttori di camion e mezzi pesanti, gli infermieri e le ostetriche ospedaliere con lavoro in turni, gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, gli insegnati e gli educatori di scuola di infanzia ed asilo nido, i facchini e gli addetti allo spostamento delle merci, il personale non qualificato addetto alle pulizie, gli operatori ecologici, i pescatori dipendenti o soci di cooperative, i lavoratori del settore siderurgico e del vetro, i marittimi imbarcati a bordo ed il personale viaggiante.

Come presentare la domanda

Per ottenere la pensione precoce è necessario inviare una domanda di riconoscimento del beneficio della riduzione del requisito contributivo: c’è solo una scadenza annuale, prevista per il primo marzo. Le domande di riconoscimento presentate dopo questa data (ma non oltre il 30 novembre) vengono prese in considerazione solo se sono rimasti delle risorse a disposizione. La domanda di pensione può essere presentata solo se la domanda di riconoscimento ha avuto esito positivo. La richiesta può essere presentata online tramite i servizi telematici del sito dell’INPS. Chi non ha grossa dimestichezza con i sistemi informatici può comunque rivolgersi ad un ente di patronato o ad un intermediario autorizzato oppure può telefonare al Contact Center al numero gratuito da rete fissa 803164.